È arrivata l’indicizzazione Mobile First di Google! Ecco cosa fare (e cosa non fare)

08.07.19

È arrivata l’indicizzazione Mobile First di Google! Ecco cosa fare (e cosa non fare)

Scopriamo insieme quali sono le conseguenze di questo passo in avanti per la comunicazione digitale.

Cos'è l'indicizzazione Mobile First di Google?

Mobile-First significa che ora Google utilizza per prima la versione mobile di un sito per creare l'indice e il ranking utile a fornire agli utenti ciò che stanno cercando.

La scelta del motore di ricerca per antonomasia era nell’aria già da un pezzo. Considerati l’aumento delle funzionalità e la crescita delle ricerche da smartphone, dal 2016 Google sta lavorando all’indicizzazione con priorità dei dispositivi mobili. Lo scopo è dare risposte più veloci e fornire una mobile experience migliore.

Per questa ragione nel 2017 sono state fatte le prime analisi e già nel 2018 il motore di ricerca ha cominciato a mandare delle notifiche, tramite Search Console, sull'adeguatezza dei siti web. A seguire è stata rilasciata la documentazione necessaria per prepararsi all’indicizzazione Mobile First su larga scala, fino a renderla predefinita per i nuovi siti dal 1 luglio 2019.

Mobile First – come funziona?

Fonte immagine Moz


Mentre prima Google scansionava un sito web attraverso il proprio Googlebot partendo dalla versione desktop e passando a quella mobile, ora Google continua a scansionare entrambe le versioni ma la priorità è data a quella mobile e su quest’ultima costruisce il suo indice.

Alcuni da questo cambiamento si sarebbero aspettati la presenza di due indici differenti, uno per i dispositivi mobile e uno per quelli fissi, invece l’indice di Google è rimasto unico.

Quindi cosa è cambiato in sostanza?

Se un sito web è realizzato solo in versione desktop, responsive, o in versione AMP, non cambia nulla in quanto la versione desktop e mobile coincidono. Se invece ci sono 2 versioni diverse occorre apportare delle modifiche (come da best practice)

  • URL distinti, per esempio se esiste un sito m-dot per il mobile dove a ogni URL mobile corrisponde una versione desktop
  • Pubblicazione dinamica, quando su uno stesso URL ci sono contenuti diversi

In ogni caso è importante lavorare sull’aspetto mobile-friendly di un sito per far sì che questo risponda sia alle linee guida dei motori di ricerca, sia all’usabilità e alla qualità dei contenuti per gli utenti.

Il sito è mobile friendly?

Lo sappiamo da un pezzo: il traffico da mobile ha una crescita inarrestabile e ha superato in percentuale il traffico desktop. Per questo diventa strategico avere un sito mobile friendly e offrire un’esperienza ottimale all'utente su tutti i supporti mobili, anche con connessioni poco veloci come quelle 3G.

Per verificare queste proprietà Google fornisce degli strumenti utili:

  • Test ottimizzazione mobile, permette di capire se ci sono problematiche e conseguenti modifiche da fare
  • Test My Siteanalizza la velocità del sito su connessioni mobili 3G e 4G , fornisce la possibilità di confronto con i competitor e suggerisce eventuali miglioramenti

Consigliamo anche di monitorare la già citata Search Console di Google, lo strumento per webmaster dove si possono vedere le indicazioni del motore di ricerca, correggere gli errori segnalati, rispettare le linee guida e avere così un posizionamento migliore.

Google investe sul mobile-first, e tu?

Google investe nel Mobile First Indexing per offrire una ricerca migliore, incoraggiando i proprietari dei siti a migliorare la loro qualità e performance. Questo di conseguenza migliora l’esperienza utente della piattaforma Adwords e di conseguenza gli introiti del motore di ricerca stesso.

Investire in un sito per renderlo il più mobile friendly possibile significa quindi guadagnare in termini di posizionamento nelle ricerche su Google, migliorare la visibilità e indirettamente il proprio business.

Se da un lato è vero che Google mantiene nel proprio indice anche i siti con la versione desktop, dall'altro a lungo andare non prepararsi al Mobile First potrebbe causare una perdita massiva di visite.

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